Collaborare, oltre la storia

Si è concluso domenica 23 giugno, con la ferrata di Pont Canavese, il corso di escursionismo avanzato della Scuola Mentigazzi del CAI Torino.
Rispolverando la struttura vincente degli storici corsi avanzati, proposti fino all’avvento dei nuovi piani didattici, che perimetrano in modo più netto corsi e moduli specialistici, quest’anno la Scuola si era riproposta di attivare un E2 integrato da un corso specialistico sulle ferrate, consapevole dell’importante sforzo richiesto in termini di durata complessiva e impegno degli accompagnatori.
Senza additare la serendipità, nelle settimane clou dei ragionamenti su come far quadrare piani didattici, agende e rapporti numerici istruttori/allievi, ecco l’inaspettata occasione.

È il 28 novembre 2023, nella Sala Stemmi del Centro Incontri Monte dei Cappuccini è in corso una delle serate del ciclo “Leggere le montagne”, dedicata alla presentazione del volume La montagna addomesticata. Vie attrezzate e ferrate sulle Alpi, quando Stefano, EEA della Mentigazzi, incontra il collega EEA dell’UGET Ivano, che aveva con lui sostenuto l’esame per la specializzazione.
La chiacchierata sul libro, l’imminente avvio della progettazione del corso avanzato 2024 e la nota esperienza del CAI UGET sulle ferrate, fanno germogliare l’idea di una collaborazione tra le due realtà, superando la storica separazione delle due Sezioni torinesi, già minata nell’ultimo anno dai fruttuosi scambi tra i rispettivi aspiranti AE, in formazione presso la Scuola Regionale di Escursionismo “C.A. Mattio”.

Se in generale collaborare significa mettere a fattor comune competenze, conoscenze, talento, informazioni e risorse, è solo il risultato di una collaborazione ben riuscita a descrivere fedelmente il merito della formula, e l’entusiasmo dilagato tra gli allievi – ma anche tra gli istruttori! – è certamente prova di un successo.

Ad avventura conclusa, qual è il bilancio finale?

“Credo di poter esprimere soddisfazione per un bilancio positivo. Positivo non solo per lo svolgimento regolare del Corso e per l’assenza di incidenti.
In particolare positivo perché quest’anno, per la prima volta, l’organizzazione del Corso ha visto la collaborazione di accompagnatori della Scuola Mentigazzi e della Sezione UGET con un confronto di idee ed esperienze che ha arricchito molto la qualità dell’attività escursionistica svolta. Grande è stata la mia soddisfazione nell’avvertire che gli allievi hanno colto il valore di questa collaborazione. Di questo devo ringraziare per la disponibilità e la capacità di tutti di mettersi in discussione nel rispetto delle opinioni e della garanzia della sicurezza. Ritengo che questo sia oggi un grande messaggio non solo nel frequentare le Terre Alte.
La capacità di resistere con un atteggiamento propositivo è stata messa alla prova quest’anno: 5 destinazioni di escursione su 8 hanno dovuto essere cambiate con brevissimo preavviso a causa di repentine variazioni meteorologiche e di condizioni del terreno ancora squisitamente invernali. Malgrado ciò le scadenze previste sono state rispettate così come i contenuti didattici con un lavoro di riorganizzazione logistica piuttosto impegnativo per tutti, il cui esito è stato premiato da una media di partecipazione agli appuntamenti del corso vicina al 90%.
Per questo credo che gli allievi possano sentirsi soddisfatti di aver concluso un percorso formativo escursionistico che li mette nelle condizioni di affrontare il loro successivo percorso di esperienza in sufficiente sicurezza. Per questo credo che gli accompagnatori possano sentirsi soddisfatti di aver trasmesso parte della loro conoscenza ed esperienza a chi condivide la stessa passione.”
Marco Tinivella, ANE Scuola Mentigazzi

“Per noi istruttori del CAI UGET, poter contribuire a uno dei primi corsi specialistici organizzati secondo le linee guida dei nuovi piani didattici per l’escursionismo è stata un’esperienza inedita e coinvolgente. Avevamo precedenti esperienze di formazione nell’ambito delle vie ferrate, ma poter partecipare a un corso rispondente a tutti i requisiti previsti dai nuovi piani, ha rappresentato un valore aggiunto e si potrebbe dire che la loro compiuta realizzazione si può conseguire solo attraverso l’unione delle forze. D’altra parte come CAI UGET riteniamo di avere un bel bagaglio di esperienze maturate sul campo da condividere, avendo frequentato, anno dopo anno, i più rilevanti percorsi attrezzati dell’arco alpino: dalle Dolomiti di Brenta, alle Tofane, dalle vie ferrate storiche quali la Tridentina, il Lagazuoi, la via delle Trincee, fino alle vie francesi attrezzate più di recente quali la Grand Falaise di Freissinières o le vie delle Gorges de la Durance. E ci piacerebbe che corsi come questo si traducessero nella formazione di gruppi di escursionisti che, con continuità, proseguissero nel frequentare ambienti montani tanto affascinanti. Tirando le somme: un’esperienza da consolidare e da ripetere.”
Ivano Gauna, AE-EEA UGET

“Ritengo che il corso appena concluso abbia regalato soddisfazioni sia agli istruttori sia agli allievi anche se non è stato facile trovare di volta in volta itinerari di difficoltà adeguata compatibili con le condizioni nivo-meteorologiche imposte dalla stagione anomala che abbiamo vissuto.
Quest’anno abbiamo provato a osare e sperimentare. Le vie ferrate rappresentano senza dubbio una pratica sportiva in continua espansione, sia per il crescente numero di appassionati frequentatori, sia per il continuo proliferare di questi impianti in tutto l’arco alpino. Mossi dalla volontà di offrire una preparazione specifica al fine di avvicinare i nuovi soci allo svolgimento di questa attività in sicurezza, abbiamo deciso di abbinare il corso E2 al corso specialistico di introduzione alle ferrate. Abbiamo adattato i piani didattici dei due moduli alternando uscite EE a uscite EEA e insistendo a più riprese su nodi e manovre. Anche nella scelta dei percorsi più prettamente escursionistici abbiamo privilegiato quelli con passaggi di facili roccette per assaporare l’ebrezza di appoggiare le mani nella progressione.
È stato bello ritrovare l’amico Ivano, compagno di tante prove e corde fisse ai corsi AE/EEA della SRE. L’idea di unire le forze delle nostre due sezioni di appartenenza è nata da esigenze molto pratiche e concrete, una su tutte l’esiguo numero di accompagnatori con qualifica EEA necessario al giusto rapporto rispetto agli allievi. Fin da subito, però, la sinergia si è spontaneamente aperta alla condivisione di esperienze e conoscenze sulla didattica, la logistica e il territorio. Il buon proposito è consolidare la collaborazione tra le sezioni partecipando alle rispettive gite sociali, con l’auspicio che venga preso come dimostrazione di fattibilità e non rimanga un episodio isolato.
Sono grato a Palma Altieri, Alberto Scognamiglio e Alberto Bonfanti, anche loro nel direttivo del corso, per aver contribuito a stilare il programma delle lezioni in aula e delle uscite in ambiente e per aver promosso tanti sopralluoghi delle escursioni proposte.
Mi hanno colpito le parole pronunciate da un’allieva al termine dell’ultima ferrata, quando mi ha confidato che a partire dal successivo fine settimana avrebbe avvertito la mancanza della Scuola e delle sue buone abitudini, dalle levatacce alla birra a fine giornata, dalla consultazione dei bollettini meteo (di cui ora non si può più fare a meno anche per stendere il bucato!) alla curiosità di apprendere le nozioni base dei luoghi che si visitano. Mi rendo conto che siamo riusciti a trasmettere almeno un po’ di passione per le montagne e il rispetto per il loro ambiente naturale.”
Stefano Capra, AE-EEA Scuola Mentigazzi

S. B.arbin – 19 luglio 2024

Torna in alto