Ascensioni, escursioni e traversate nei bacini Gura, Mulinet e Levanne


La sezione Cai di Venaria Reale presenta una nuova guida a cura di Marco Blatto: 

Non si contano più le volte che ho percorso questa porzione di Alpi Graie meridionali, prima, nel tentativo di ripetere quelle vie che avevano così profondamente segnato un lungo periodo della storia dell’alpinismo torinese, poi, alla ricerca di prime ripetizioni, prime invernali e nuove possibilità di salita in stile tradizionale. Ho così maturato negli anni un profondo interesse alpinistico e geografico per quest’angolo selvaggio delle Alpi, sicuramente guidato, agli esordi, dalla mirabile monografia di Luigi Vaccarone: “La parete terminale della Val Grande di Lanzo” pubblicata sul Bollettino CAI del 1887. Sono quindi rimasto affascinato dalla figura di Giuseppe Corrà, vero precursore di quell’alpinismo esplorativo che nella seconda metà dell’Ottocento avrebbe superato il tradizionale rapporto professionista-cliente, aprendo le porte al successivo “alpinismo senza guida”. Altrettanto fascino l’hanno esercitato le salite un po’ visionarie qui effettuate dell’amico Andrea Mellano, così come quelle di “ricerca” di Ugo Manera, esaustivamente raccontate in un’ulteriore pregevole monografia per la Rivista del CAI dell’aprile 1970. E certo non potrei dimenticare Firmino Palozzi, detto “Palo”, Gian Piero Motti, Gian Carlo Grassi, che come altri nomi dell’alpinismo accademico subalpino hanno fortemente impresso la storia di questo microcosmo roccioso, che non ha nulla da invidiare, per severità e isolamento, ad altri gruppi più blasonati delle Alpi occidentali. Su queste montagne si è preservato un terreno di gioco del tutto privo di quelle facilitazioni che, un’ottusa corrente di pensiero, vorrebbe assumere quale biglietto assicurato per l’andata e il ritorno alla cima o alla parete. Ciò significherebbe soltanto consegnare l’alpinismo alla mediocrità, privando l’azione della sua naturale componente di incertezza e di rischio.Questa monografia non parla però soltanto di ascensioni alpinistiche d’impegno, ma anche di escursioni e traversate per tutti, primo passo per avvicinarsi al più complesso ed esigente mondo dell’alpinismo”.

Torna in alto